Dopo
averti consigliato il film Carissima me, è inevitabile che ti suggerisca il romanzo Il club delle lettere segrete di Angeles Donate. Durante un'intervista le è stato chiesto che rapporto avesse con le lettere e com'era nata l’idea di questo romanzo.
Riporto la risposta perchè la trovo interessante:
"Scrivo lettere da quando sono bambina. La mia madrina, che vive in
una città a 300 Km da Barcellona, è sorda. Per questo ho cominciato a
scriverle lettere e continuiamo a scriverci ancora oggi che ha quasi 90
anni. Le lettere, le cartoline, gli auguri di Natale…sono stati i miei
primi testi da scrittrice! In seguito sono diventata una giornalista e
oggi scrivo libri..ma tutto è cominciato in quelle pagine. Sempre meno
gente lo fa. Così un giorno, mentre stavo facendo la fila all’ufficio
postale, mi sono chiesta che cosa succederebbe ai postini se tutti
smettessimo di inviare e ricevere lettere."
Ecco la trama del libro:
È arrivato l’inverno a Porvenir, e
ha portato con sé cattive notizie: per mancanza di lettere, l’ufficio postale
sta per essere chiuso e il personale trasferito altrove.
Sara, l’unica postina
della zona, è nata e cresciuta a Porvenir e la sua vicina Rosa, un’arzilla
ottantenne, farebbe qualsiasi cosa per non separarsi da lei. Ma cosa può
inventarsi Rosa per evitare che la vita di Sara venga stravolta?
Forse
potrebbe scrivere una lettera che rimanda da ben sessant’anni e invitare la persona
che la riceverà a fare altrettanto, scrivendo a sua volta a qualcuno. Pian
piano, quel piccolo gesto innescherà una catena epistolare che coinvolgerà una
giovane poetessa decisa a fondare un book club nella biblioteca locale, una
donna delle pulizie peruviana, una cuoca un po’ maldestra e tanti altri,
rimettendo in moto il lavoro di Sara e creando non poco trambusto fra gli
abitanti del piccolo borgo.
È un libro di quelli che io definisco coccolosi ossia
rilassante, un po’ onirico, un po’ rosa e un po’ giallo piacevole da leggere e sicuramente
originale.
Sono stata attratta dalla copertina.
Avevo appena termina l’iniziativa Letters to Jane Austen che
si è tenuta nella biblioteca di Bolzano Vicentino e per l‘occasione il graphic designer
Alessandro Pennasilico aveva preparato una bellissima cassetta delle lettere in cartone, molto simile le a quella della copertina del libro.
Apro una parentesi (
Se desideri conoscere la
storia della giovane scrittrice Jane Austen guarda il film autobiografico Becomin Jane con una bravissima Anne Hathaway!
Chiusa parentesi)
Tornando al libro, mi ha catturato perché la storia ruota attorno alle lettere con una trama insolita, così durante una calda estate me lo sono letto tutto d’un fiato, escluse le pause pranzo e cena.
Secondo me offre anche qualche simpatico spunto per 💖festeggiare San Valentino💖 in modo originale... ma ti rimando al libro!
Come già ho detto adoro scrivere e ricevere lettere e tutto
iniziò grazie alla mia maestra che ci mise in contatto con gli allievi di una
sua amica che insegnava in un’altra città.
Mi sono così appassionata che poi ho continuato a coltivare
corrispondenze anche per conto mio.
Con il tempo la missiva
di carta è stata sostituita da modalità più tecnologiche decisamente più immediate, ma io conservo
ancora nel cuore l’emozione di aspettare il postino e poi trovare un posticino
tranquillo dove leggere e quindi scrivere la risposta.
Riporto dal libro:
“Ma invece di scrivere
la terza riga, la penna si è animata di vita propria…
Le dita non obbediscono
più a te, ma alla penna. Corrono leggere e tu diventi un mero spettatore che
può solo leggere la scia che lasciano sulla carta”.
Un libro che si legge come come bere una tisana calda.
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