Giulietta e Romeo vengono avvolti e travolti dalla forza di un amore più grande di loro. Sono giovanissimi. E il primo amore è di quelli che non si scorda mai, dicono.
Probabilmente è vero perché scatena delle emozioni di una intensità fino ad ora sconosciute e, altrettanto nel corpo che prova nuove sensazioni imprevedibili e ingestibili.
All'epoca di Shakespeare non c'era molto tempo per famigliarizzare con queste prime avvisaglie d'amore. I matrimoni spesso venivano "combinati" dai genitori che muovevano i propri figli nella scacchiera delle convenzioni e delle opportunità. E non tutti avevano la fortuna/sfortuna di provare le gioie e i doveri matrimoniali, per molti, anzi molte, l'alternativa era il convento.
Romeo è attratto da Rosalina e Giulietta è promessa sposa al conte Paride, ottimo partito. Nella festa di fidanzamento di Giulietta tutto ha inizio e procede inarrestabile verso un triste destino.
Romeo Montecchi si reca mascherato a un ballo dei Capuleti, dove vede Giulietta, la figlia del suo nemico, e si innamora perdutamente di lei. A fine ballo, egli scavalca il muro di casa Capuleti, e nascosto sotto il balcone dell'amata, al quale ella è affacciata, scopre, sentendola parlare, che è ricambiato, e nel corso della serata i due decidono di sposarsi in segreto.
Il giorno seguente la cerimonia è celebrata da Padre Lorenzo, ma le cose cominciano subito ad andare male per i due giovani: Romeo incontra Tebaldo, cugino di Giulietta, e anche se viene offeso da quest'ultimo, rifiuta di battersi per la nuova, segreta parentela che li unisce. Interviene Mercuzio, parente del Principe e amico fidato di Romeo, che viene ucciso da Tebaldo: allora Romeo, preso dalla rabbia, vuole vendicare l'amico, e dopo un duello riesce ad uccidere l'avversario ed èquindi costretto a fuggire a Mantova.
Nel frattempo Lord Capuleti vuole che Giulietta sposi il conte Paride, ed ella pur di non farlo accetta la proposta di Padre Lorenzo: una messa in scena in cui finga di acconsentire alle nozze e alla vigilia di esse beva una pozione che le dia una morte apparente, da cui si sarebbe destata dopo quarantotto ore; al momento del risveglio il frate, assieme a Romeo, che nel frattempo sarebbe stato debitamente informato di tutti i particolari dell'accaduto, sarebbe stato presente nella cripta dove sarebbe stata deposta la ragazza e avrebbe aiutato i due sposi a fuggire indisturbati. Ma il frate addetto a portare la lettera con su scritta tutta la faccenda non fa in tempo ad arrivare da Romeo che il ragazzo viene informato dal suo servitore Baldassarre, della morte della sua amata, e quindi decide di correre a Verona. Giunto davanti alla tomba nella quale è seppellita Giulietta, incontra Paride, lo uccide a duello, scende nella cripta, dà l'estremo saluto a Giulietta, beve un veleno e muore. Al suo risveglio Giulietta vede quanto è accaduto e si toglie la vita.