L’editoriale di Roberto Denti (24 Aprile 2009)



Finalmente l’inverno è finito e dalla terra, dove era caduto un seme, sbuca un filo verticale verde. Il sole comincia a farsi sentire e il segno verde cresce. È un albero, ma nessuno lo riconosce adesso, così piccolo. Man mano che cresce però, si ramifica, ogni anno gli spunteranno le gemme sui rami, dalle gemme sbucheranno altri rami, dai rami altre foglie e via di seguito. Dopo qualche anno, quel filo verde di prima è diventato un bel tronco pieno di rami. Più avanti ancora avrà costruito una grande ramificazione sulla quale farà sbucare foglie, fiori e frutti; d’autunno spargerà attorno a sè i suoi semi, alcuni cadranno sotto di lui, altri saranno portati lontano dal vento. In quasi ogni posto dove sarà caduto un seme, nascerà un altro albero simile a lui.

Queste sono le parole con le quali inizia uno dei più importanti (e di importanti ne ha scritti tanti) libri di Bruno Munari Disegnare un albero (Ed. Corraini) che ci insegna, anche se non abbiamo doti artistiche particolari, a riprodurre un albero su un foglio di carta.

Mi è venuto in mente questo piccolo prezioso volume quando ho letto sui giornali che il Maestro Claudio Abbado tornerà a dirigere l’orchestra del Teatro alla Scala dopo che il Comune di Milano ha accettato la sua richiesta di piantare 90.000 alberi nella nostra città.

Oltre al volumetto di Bruno Munari ci sono altri libri che parlano di alberi, raccontando storie bellissime. Per esempio:

L’albero di Iela Mari (Ed. Babalibri) un libro senza parole che narra l’amicizia di un albero e di uno scoiattolo dall’inizio della primavera quando la natura si risveglia all’arrivo dell’inverno quando i rami sono spogli. Gli uccelli fanno il nido, sui rami maturano i frutti. Immagini chiarissime che permettono di seguire il trascorrere delle stagioni (dai 4 anni).

Chissà dove di Cristiana Valentini e Philip Giordano (Ed. Zoolibri): tutti i semi di un grande albero si spargono ai quattro venti per trovare la terra da cui nasceranno altre piante. Tutti meno uno che l’affetto del grande albero proteggerà per un lungo tempo, sino a quando una gazza se lo mangerà. Il grande albero, un po’ di tempo dopo, vedrà abbastanza vicino a lui che il piccolo seme è diventato un piccolo albero robusto (dai 4 anni).

L’albero di mele
 di Catarina Kruusval (Ed. Il Castoro) è una bella lunga storia di due bambini che hanno la fortuna di avere uno splendido albero di mele nel loro giardino: giochi sui rami, altalene legate ai rami, frutti succulenti. In una notte di tempesta l’albero si spezza: il moncone del suo tronco verrà segato e verrà utilizzato come sedile. Le sue mele dureranno a lungo. A primavera mamma e papà compreranno un giovane albero di mele che però, in autunno, regalerà un solo splendido frutto (dai 4 anni).

Un albero è... A tree is... di Marina e Fabrizio Barbero (Ed. B edizioni design): sessantotto pagine a colori con illustrazioni e fotografie con la proposta di far capire la diversità delle cose e dei loro significati. Testo inglese a fronte (da 5-8 anni).

Bianca Pitzorno ha scritto una storia bellissima: La casa sull’albero (Ed. Mondadori Junior). Aglaia, ragazzina e Bianca, adulta si costruiscono una casa fra i rami di un albero “dove vivere lontano da regole e doveri, nella più assoluta libertà”. Quante sorprese attendono le protagoniste! Sull’albero non saranno sole: oltre a frutti di ogni genere, gatti, neonati e personaggi inattesi. Ogni pagina una sorpresa: un romanzo tra i più belli di questa famosa autrice (da 8-9 anni).

L’albero di Shel Silverstein (Ed. Salani) è scritto e illustrato da un autore famoso: poche parole, immagini essenziali. Una storia avvincente, che parla dello stretto rapporto tra un albero (e delle sue infinite capacità di rendersi utile) e un bambino che diventerà vecchio: un commovente legame di amicizia (dai 5 anni).

Timothée De Fombelle è autore di due importanti romanzi Tobia. Un millimetro e mezzo di coraggio eTobia. Gli occhi di Elisha (Ed. San Paolo), certamente fra le più importanti opere di narrativa (dagli 11-12 anni) di questi ultimi anni. Le intricatissime vicende si svolgono all’interno di un grande albero, microcosmo di vita quotidiana, di lotta contro il potere, in cui i protagonisti sono esseri umani con un particolare: le loro dimensioni non superano il centimetro e mezzo. Una storia avvincente e densa di continue sorprese.

B. Shyam, D. Bai, R.S. Urveti, La vita notturna degli alberi (Ed. Salani): un magnifico libro stampato in carta seta a fondo nero con immagini a colori che suscitano inattese emozioni. Ogni pagina (con testi brevi ma intensi) racconta una leggenda indiana, profonda e senza tempo, nella quale troviamo la vita segreta degli spiriti che abitano gli alberi (per ogni età a partire dalla scuola media dell’obbligo).

Lascio da ultimo, in questa breve bibliografia, il famoso libro di Jean Giono L’uomo che piantava gli alberi (Ed. Salani), un long-seller che in undici anni in Italia ha superato le 250.000 copie di vendita. La vicenda del libro è indicata dal suo titolo e racconta “come gli uomini potrebbero essere altrettanto efficaci di Dio in altri campi, oltre la distruzione”. Una storia vera, una prosa di estrema forza narrativa, un tema sempre attuale di grande e concreta efficacia (dagli 8-9 anni).

Per difendere la natura ciascuno di noi può certamente fare qualche cosa. Quindi lo splendido libro di Giono ci riporta alla meravigliosa proposta del Maestro Claudio Abbado: piantare 90.000 alberi a Milano.