Teatro, teatro, teatro e ancora teatro:
nelle sue molteplici forme, nei suoi
molteplici linguaggi...
Io, ce l’ho nel sangue, il teatro.
Forse è un fattore genetico, poiché anche
nonno Antonio amava il teatro e recitava nella
compagnia locale. Il nonno non l’ho mai visto
recitare, ma l’ho sentito, parlare e raccontare...
Era magico.
Tutti possono accedere a questo mondo fantastico.
Quello che a me piace è accompagnare, coordinare,
indirizzare, stuzzicare e amare chi prova
per la prima volta o ripete ancora e ancora l’esperienza
del “far teatro” (ma siamo noi a “fare teatro”...
o è il teatro che contribuisce a “fare noi”?).
Io sono una regista. Lo so già da quand’ero bambina.
Anche se non ho il diploma, c’è più sangue di regista
nelle mie vene che in qualsiasi altro ruolo io interpreti
nel palco o nel mondo “reale”.

In sintesi ecco le linee generali del mio modo di vedere
e sentire il teatro:
• Condivisione con gli attori di ciò che si è, si sente,
si pensa, si vive, si spera, si vuole, si ama.
• Condivisione della noia di memorizzare un testo,
dell’impegno che richiede la messa in scena, dei lampi
di genio che gli attori o il regista hanno mentre si
procede.
• Condivisione di un testo-racconto che si realizza
e cresce sotto gli occhi.
• Condivisione del frutto di ciò che è maturato tra
attori e regista, con il pubblico che è l’elemento
finale del percorso
• Condivisione di una splendida opportunità, di un
viaggio, di un percorso che ci rende più ricchi, più
umani... più desiderosi di condividere.

Licia Poncato... Regista